Ryan David Jahn – Omicidio allo specchio (2012)

Altra lettura estiva in grado di entrare di diritto nella lista delle buone esperienze. Con enorme stupore, ho trovato molte similitudini tra questo lavoro e il mio Sonnifera. Forse la recensione ne risente un pochino, ma lascio ai possibili “passanti” ogni considerazione a riguardo…

Omicidio allo specchioPremessa: le pagine di questo romanzo sono tra le più belle e inquietanti che abbia mai letto. Complimenti all’autore. Omicidio allo specchio è un thriller psicologico drammaticamente freddo e claustrofobico. Ci si ritrova incollati alla prosa, colti da stranissime e spiacevoli sensazioni. L’intera vicenda è avvolta da un’aura oscura e sconcertante, al limite del digeribile. Ripeto, un autore davvero in perfetta forma, molto vicino ad alcune pellicole di Hitchcock, non certo l’ultimo arrivato.

Simon Johnson è un anonimo, mansueto e ordinario impiegato contabile, asociale e privo di ambizioni. Vive in uno squallido appartamento di Los Angeles e non ha praticamente amici. La sua apatica e paranoica esistenza viene improvvisamente sconvolta una sera, quando nel suo pessimo buco si presenta un misterioso individuo con tanta voglia di uccidere. Tra i due scoppia una breve ma intensa collutazione. Simon riesce ad aver la meglio. Tuttavia, fortuna o sfortuna, egli uccide involontariamente l’aggressore, un tizio che gli somoglia tantissimo. Per scoprire i motivi del tentato omicidio, il protagonista, spinto da un’isterica curiosità, decide di assumere l’identità del suo sosia, un mite e pacato professore di matematica. Johnson entra così nella nuova parte, assaporando fino in fondo la vita di Jeremy Shackleford…

Il resto, beh, un labirinto, una cella, un quadro esasperato, a tratti terrificante. La narrazione è rigida, glaciale, ma comunque piena zeppa di dettagli. L’ambigua psicologia del protagonista è descritta in maniera impeccabile, così come i tratti di tutti gli altri straordinari personaggi che compongono la tela. Cosa aggiungere, senza anticipare troppo? Semplicemente nulla. Il romanzo è da leggere, da inghiottire come una pillola amara, velenosa, spietata. Con stile, l’autore ha ridisegnato il genere, regalando ai lettori qualcosa di crudo e sconvolgente.

-LA CURIOSITA’: Omicidio allo specchio è anche il titolo di un film americano del 1987. Le due opere non hanno affinità e, giusto per la cronaca, l’omonimia è dettata esclusivamente dalla consueta (per me incomprensibile) “italianizzazione” dei titoli.