Stephen King-It (1986)

Aggiungo una nuova recensione. Ormai è un classico…

It cover

Non è per nulla facile dedicare qualche riga a questo tomo di 1300 pagine, entrato con prepotenza (ma con diritto) nell’olimpo della letteratura mondiale. No, non è facile aggiungere nuovi spunti di riflessione al capolavoro di King, reso ancor più celebre e inquietante grazie alla miniserie tv del 1990, con Tim Curry nei panni di Pennywise, il terribile clown. Ammetto di aver letto It in età avanzata, non molto tempo fa, decenni dopo l’uscita. Male, molto male. King non ha scritto soltanto un gioiello della narrativa horror, ma una vera e propria saga, capace di toccare una serie infinita di tematiche. Tra queste spicca senz’altro la brutalità delle fobie patite nel corso dell’infanzia, belve fameliche in grado di segnare e di condizionare inevitabilmente la crescita di un individuo. Il racconto si muove in un periodo di tempo che va dal 1957 al 1985. E’ la storia di sette ragazzini di Derry, cittadina immaginaria del Maine, diversissimi tra loro, ma accomunati dallo stesso orribile destino. Tutti, infatti, hanno incontrato It, una creatura mostruosa che, per nutrirsi, esce dal proprio sonno ogni 27-30 anni. Dopo la prima vittoriosa (o quasi) battaglia, i bambini, capitanati da Bill Denbrough, giurano con il sangue di tornare a Derry per affrontare It in caso di ritorno…

Come scrivevo, riassumere in poche righe la montagna di emozioni, di storie, di intrecci, di violenze e di drammi presenti in questo grandioso romanzo è difficile, quasi impossibile. It è un testo impegnativo, ma da leggere assolutamente. E’ uno di quei libri capaci di segnare profondamente la “carriera” di un lettore, non tanto per la trama, comunque splendida, ma per lo strabiliante potere introspettivo. Una volta terminata la lettura si ha come l’impressione di aver “salutato” a malincuore sè stessi. Perchè forse siamo davvero bambini travestiti da “grandi”, con gli stessi identici demoni di un tempo, demoni ai quali, in età adulta, possiamo soltanto attribuire un nome più preciso, dettato da una maggiore consapevolezza.

Difetti del romanzo? 1300 pagine sono 1300 pagine, forse un po’ troppe, data anche la mole infinita di personaggi e di intrecci. Per il resto, premesso che questo è un horror-fantasy, semplicemente “tanta roba”, e per tutti i palati.

-LA FRASE: E quasi per sbaglio Eddie scoprì una delle grandi verità della sua infanzia: i veri mostri sono gli adulti.

-LA CURIOSITA’: In una pagina del suo libro lo scrittore inserisce il nome di un personaggio di Shining: il cuoco di colore Dick Hallorann che, grazie alle sue doti paranormali, riuscirà a salvare alcuni dei suoi amici (tra cui il padre di Mike Hanlon) dal terribile incendio del Punto Nero, una scalcinata locanda adibita a luogo di ritrovo per persone di colore.