Lorenzo Marone – La tristezza ha il sonno leggero (2016)

tristezza

Un lavoro interessante e intenso, questo di Marone, autore napoletano del ’74, ricco di riflessioni e di umanità. Erri Gargiulo, protagonista e narratore, è un personaggio fragile, “molle”, del tutto incapace di esprimere davvero le proprie impressioni sul mondo. E’ una figura intelligente, ma che preferisce reprimere emozioni e pensieri. D’altronde la sua storia non è proprio la più ordinaria e semplice possibile; egli ha praticamente due padri, due madri e parecchi fratelli. Una costante altalena tra due famiglie. Vivendo un po’ di qua e un po’ di là, non è riuscito a capir molto della vita. Quando sua moglie Matilde, donna che nonostante “l’impegno” non lo ha reso ancora padre, confessa di punto in bianco di averlo tradito, Erri capisce che è giunto il momento di mettersi finalmente in gioco.

Il romanzo di Marone è una commedia, certo, ma dal sapore agrodolce. La scrittura non è mai banale, i personaggi hanno davvero molto da raccontare e gli aspetti psicologici aprono diverse porte alla riflessione. La struttura generale è una miscela omogenea di tempi andati, spesso lontani, e di ordinario presente. Infanzia, adolescenza ed età adulta. Incontri, ricordi e tanti aneddoti. Erri intraprende un viaggio profondo alla ricerca di sé stesso, con occhio critico, tagliente e incredibilmente umano. La lettura è semplice solo in apparenza, tuttavia piacevolissima. Insomma, un ritratto convincente della classica (più o meno) famiglia allargata e sulle piccole grandi difficoltà della vita. Bello e per nulla scontato.